A Palermo la Giustizia riparte ? – Comunicato Agius –

 

La giornata di ieri rischia di restare, tristemente, nella storia.

La Giustizia, a quanto pare, a Palermo può fermarsi.

Si riparte in zone più colpite dal COVID-19, ci si ferma dove la situazione è stata meno grave, come fortunatamente a Palermo, per motivi ancora poco comprensibili a noi avvocati palermitani.

La giustizia si ferma per la scarsa lungimiranza degli organi, politici e istituzionali, preposti o forse per la mancanza di volontà di trovare con concretezza una soluzione che si é solo procrastinata.

I presupposti per rimettere in moto la macchina giudiziaria, infatti, ci sono tutti!

Noi di Agius ci siamo fatti portatori, per tempo, di soluzioni concrete per garantire la prosecuzione dell’attività giudiziaria, lavorando duramente all’elaborazione di protocolli per la gestione in sicurezza delle udienze civili e penali.

I protocolli sono stati accolti dal COA e sottoposti all’attenzione del Presidente del Tribunale.

Alcune proposte sono state accolte e ne prendiamo atto, ma non è sufficiente.

Non può esserlo.

L’arresto della giustizia pregiudica i cittadini e gli avvocati.

Non possono sospendersi i diritti e né, tantomeno, le loro tutele.

Un servizio essenziale viene relegato a un’attività minore che può, con decisione unilaterale, essere rinviata a una data successiva al 31 Luglio e quindi, di fatto, a settembre.

Le osservazioni dell’Avvocatura sono state considerate meno di quelle dei sindacati.

Ancora una volta chiediamo al Sig. Presidente del Tribunale, Dott. Di Vitale, la revisione immediata delle misure adottate:

– chiediamo che tutte le attività processuali e tutte le udienze, escluse quelle che impongano la partecipazione fisica di soggetti diversi dagli avvocati, si svolgano con modalità da remoto, trattazione scritta e partecipazione fisica a porte chiuse;

– chiediamo che si utilizzino le risorse tecnologiche esistenti per consentire al personale amministrativo di lavorare da remoto;

– chiediamo di sperimentare immediatamente il processo telematico al Giudice di Pace.

Non possiamo restare fermi fino a settembre.

Non vogliamo restare fermi fino a settembre.

L’Avvocatura deve essere messa nelle condizioni di fare il suo lavoro. Subito.

Siamo vicini ai tanti colleghi che, dopo più di due mesi di inattività, attraversano un serio momento di difficoltà: siamo certi che l’avvocatura palermitana riuscirà a superare questo triste momento.

Ma adesso bisogna ripartire, subito, e non recederemo di un centimetro da questa convinzione, nel rispetto dell’impegno solenne sul quale abbiamo giurato.

 

 

Il Direttivo A.GIU.S.